Archive for the ‘Motori di Ricerca’ Category

Per la vostra strategia seo, social network o restate sul tradizionale?

Maggio 7th, 2012 | Motori di Ricerca | 1 Comment

Da qui a qualche anno i social network potrebbero cambiare radicalmente l’approccio dei web master al SEO. Social del calibro di Facebook, Twitter e Google+  stanno prendendo sempre più piede nelle strategie dei seo specialist.

Perché?

La spiegazione è molto semplice: si sta cercando di associare una concezione “sociale” ad ogni sito web, condividendo contenuti e informazioni che saranno visibili alla rete di contatti di cui si dispone per meglio facilitare la diffusione di conoscenza e il word of mouth. Naturalmente affinchè la tattica “social” funzioni è necessario che i propri contatti utilizzino giornalmente le piattaforme social, altrimenti non verrebbero a conoscenza di queste informazioni.

Questa web strategy consente di monitorare la propria reputazione online con conseguente ascesa o discesa delle posizioni sui motori sulla base dell’opinione comune su un determinato sito. Google ultimamente basa molto il suo algoritmo di indicizzazione sui dati ricavati da Google+, che ha contribuito ad aumentare i tassi di click-through. Ma a questo punto ci viene spontaneo porci una domanda: può il social media marketing sostituire il tradizionale SEO?

Per rispondere a ciò l’agenzia SEO texana “TastyPlacement” ha condotto una ricerca i cui risultati sono stati poi espressi tramite un’infografica. L’agenzia ha realizzato sei siti riguardanti sei diverse città americane simili per dimensioni. I siti si caratterizzavano per lo stesso target audience  e per lo stesso tipo di dominio (es. www.nome città_servizio per la casa.com).

Obiettivo della ricerca è stata l’analisi della variazione nelle posizioni di Google dei sei siti dopo un mese di diffusione di gruppi di frasi sui vari social tramite un network di amici, parenti e conoscenti.

Su ogni sito è stata condotta un’attività di ricerca diversa:

– Un sito è stato promosso con Google+ (follower): 100 follower sono arrivati alla pagina di Google+ linkata al sito. Il sito ha guadagnato 14,63 posizioni in Google;

– Un sito è stato promosso con Google+(voti): ci sono stati 300 +1 al sito web. Il sito ha guadagnato 9,44 posizioni in Google;

– Un sito è stato promosso con Facebook: 70 utenti hanno condiviso e 50 hanno messo “mi piace! Sulla business page. Il sito ha guadagnato 6,9 posizioni in Google;

– Un sito è stato promosso con Twitter: ci sono stati 50 tra tweet e retweet alla home page del sito. Il sito ha guadagnato 2,88 posizioni in Google;

– Un sito è stato promosso con Twitter (follower): 1000 follower hanno visitato il sito web. Il sito ha perso 1,22 posizioni in Google;

– Un sito non ha avuto alcuna promozione sociale, con conseguente perdita di 0,11 posizioni in Google.

In conclusione, l’agenzia TastyPlacement reputa che Google dia priorità nell’indicizzazione ai voti/dati raccolti mediante il suo social rispetto a quelli ottenuti da terzi: vincitore infatti è Google+.

In ogni caso, diventa ormai necessità combinare una strategia di posizionamento puro ad una social: solo il giusto connubio consente di ottenere i migliori risultati di PageRank e di indicizzazione.

Nuovo update sull’algoritmo di Google, questa volta tocca al pinguino

Maggio 3rd, 2012 | Motori di Ricerca | 0 Comments

La comunicazione ufficiale da parte di Google è arrivata il 24 aprile e ha annunciato l’aggiornamento dell’algoritmo che penalizzerà il web spam: “Penguin Update”. Read More

I principali parametri seo con l’estensione seobook per Firefox

Aprile 24th, 2012 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Oggi il web può essere facilmente paragonato ad una jungla: è competitivo, inquinato, sporco e nessuno si fa scrupoli ad usare stratagemmi per poter scalare la vetta dei motori di ricerca. Infatti, il ruolo chiave che fino a poco tempo fa avevano i link è ormai andato perso, poichè stanno diventando sempre meno rappresentativi della realtà delle relazioni di trust tra gli utenti e della qualità dei contenuti che diffondono.

Questo cambio di rotta interessa anche l’ user behaviour analizzata e controllata da Google che, a lungo andare, avranno sempre maggior impatto.

Lungimirante è stato il commento di Aaron Wall, SEM di SEOBook.com, in un’intervista: “il mercato del web marketing e del posizionamento sui motori di ricerca si dovrà basare sulla verità e qualità delle relazioni che si instaureranno. Elemento distintivo sarà l’essere competenti e brillanti nelle relazioni pubbliche per poter conquistare una più larga fetta del proprio mercato”.

Uno strumento volto ad aiutare i SEO Master nell’analisi (mediante browser) è il tool offerto gratuitamente da Seobook tool.

Questa utile barra si compone di diversi tasti, ognuno con una funzione diversa. Esaminiamo quelli più importanti:

  • PageRank: è responsabile della quantità di contenuti che i motori di ricerca indicizzeranno per un sito. Esso è un valore numerico che Google attribuisce ad ognuna delle pagine web riconosciute dai motori di ricerca e, determina la posizione del sito rispetto ai concorrenti;
  • Domain Age: si riferisce all’anzianità del sito web, indicando il mese e l’anno in cui il sito è stato messo online. È un ottimo indice di trust;
  • Rank Checker: inserendo un dominio e una o più parole chiave, consente di verificare la posizione di quel sito sui motori di ricerca in merito alle parole chiave scelte;
  • Keyword Highlight: calcola l’intensità di presenza della parola selezionata nella pagina web. È idoneo per la verifica di eventuale ridondanza e ripetizione di keys;
  • Highlight Nofollow Links: mette in evidenza tutti i link presenti nella pagina web che i motori di ricerca non prenderanno in considerazione nella valutazione di indicizzazione.

 

Ma perché Aaron ha creato questo tool gratuito? Semplice, per  incrementare le conversioni e sfruttare a pieno i contatti che arrivano mediante il proprio sito.

Resta comunque un validissimo strumento per ottenere le primissime informazioni utili alla valutazione del sito web che stiamo visitando.

Grammatica e spelling: i nuovi segnali per il Page Rank di Google

Ottobre 24th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Qualche tempo fa era già apparsa la notizia di come il Google Panda Update ha imposto nuovi standard da rispettare ai fini di un buon posizionamento nel page rank. Bounce rate, impaginazione degli annunci Adsense e originalità dei contenuti sono i nuovi criteri che possono influenzare la presenza di qualità per un sito web nelle SERP.

Ma l’innovazione si nasconde ancora una volta dietro i contenuti e, pur trattandosi di fattori ancora abbastanza marginali, potrebbe dare preoccupazioni a non pochi esperti di article marketing e revisori di bozze per testate.

 

La novità sta, infatti, nell’influenza negativa che errori di grammatica e di spelling possono giocare nel posizionamento di un sito nel page rank di Google. E la notizia arriva direttamente da un video dove Matt Cutts (Google/SEO) risponde alla domanda di un utente che chiede se ortografia e grammatica sono elementi decisivi per la gerarchia di un sito nelle SERP. Se la risposta è stata “Credo sarebbe giusto pensare di usarle come segnali”, dopo qualche secondo Matt Cutts coglie l’occasione al volo per presentare “Reading Level” una  funzione di Google di recente implementazione, in grado di analizzare il livello di lettura dei testi. Basic, Intermediate e Advanced sono le tre categorie in cui possono essere classificati i contenuti del web, indispensabili solo se si vuole limitare i risultati di ricerca a un livello di lettura specifico.

Una dimostrazione in più del fatto che, grazie a un algoritmo improntato sul feedback umano, Google sa davvero valutare, leggere i contenuti e comprendere se sono presenti errori grammaticali o di spelling.

Ecco come Google incide sulla nostra memoria

Settembre 22nd, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Google sta cambiando sicuramente il modo in cui pensiamo e ricordiamo. Quali sono i motivi? Che impatto ha Google sul nostro cervello?

Google and Memory
Via Online Colleges Site

Google Panda update ovvero come ti elimino dalla serp i contenuti di scarsa qualità

Settembre 19th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Dal 12 agosto gli esperti di Mountain View hanno lanciato Google Panda, un update all’ algoritmo che penalizza i contenuti di bassa qualità, premiando i siti migliori e affidabili. Prevedendo una pioggia di critiche e lamentele, nel comunicato ufficiale Google ha messo a disposizione il forum per i Webmaster per fornire suggerimenti e raccogliere gli appelli furiosi di chi, come lo scozzese Brian Souter, il 13 agosto ha visto il proprio sito volare in basso di 40 pagine nelle SERPs.

Article marketing, Adsense, bounce rate e originalità dei contenuti diventano tutti elementi che vanno riconsiderati, nella prospettiva di salvare il proprio lavoro da Google Panda e dalla nuova valutazione algoritmica della qualità dei siti. A questo proposito, quali sono i nuovi parametri da seguire per mantenere (e ottimizzare) il posizionamento di un sito? Attendibilità delle informazioni, leggibilità dei contenuti, adozione di diversi punti di vista diventano criteri fondamentali per le strategie di article marketing. Allo stesso modo, gli annunci di Adsense non dovrebbero imporsi sulla struttura grafica del sito, interrompendo la lettura degli articoli. Basandosi su un algoritmo che si muove dal feedback umano (dei testers prima e degli stessi utenti dopo), Google Panda dovrebbe rivoluzionare i contenuti del web, spazzando via le informazioni ridondanti e le tentazioni del copia-incolla.

Come incrementare le visite di un blog scegliendo le parole chiave giuste

Settembre 8th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Nell’era digitale tantissimi utilizzatori del web desiderano calarsi nei panni di scrittori e giornalisti, andando a incrementare la categoria dei pro-am e raggiungendo traguardi da professionisti. Ma, a differenza di alcuni meccanismi della carta stampata, nel web non sarà solo la qualità dei contenuti a decidere il numero dei lettori. Read More

Le 5 regole del d’oro per scrivere sul web e fare copywriting

Settembre 6th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Ecco 5 regole utili per imparare a scrivere sul web, per farsi leggere, per regalare un’opportunità di business alle aziende e, in molto breve, per essere un bravo web copywriter. Read More

Microformati e strategie seo ecco i migliori plugin per WordPress.

Luglio 18th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments


Google continua la sua evoluzione per migliorare i risultati forniti nella SERP. Più di un anno fa, i microformati sonno apparsi nei risultati naturali del più blasonato motore de ricerca portando quindi a considerare una nuova porta per le strategie strategia SEO. I microformati, RDFa (“Resource Description Framework in attributes”), sono informazioni semantiche addizionale chi appaiono sotto il titolo del sito all’interno della SERPs, come nella foto seguente: Read More

Offrire servizi seo monitorandoli anche da Linux, con Rank tracker si può.

Maggio 9th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

L’attività di posizionamento nei motori di ricerca prevede, oltre al costante aggiornamento, il doveroso monitoraggio dell’andamento per le parole chiave che stiamo utilizzando nella nostra campagna seo. Read More

Google, il capo del marketing per il Medio Oriente sarà liberato.

Febbraio 14th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments

Wael Ghonim sarà liberato; sembra finalmente risolto l’arcano mistero intorno alla scomparsa, durante le manifestazioni contro il dittatore Mubarak, di uno dei dipendenti Google operativo nel medio Oriente. Ghonim è finito nella cerchia di dissidenti che le forze dell’ordine hanno prontamente portato in cella per sedare le rivolte. Ildipendente del colosso di Mountain View ha assunto un ruolo chiave nella rivolta divenendo leader simbolico di un’intero Paese. Dopo alcuni giorni di silenzio, le autorità hanno deciso di fare chiarezza sulla vicenda, promettendo il rilascio di Wael Ghonim entro la giornata odierna. Da quel 28 gennaio, data della scomparsa, è passata più di una settimana e la situazione in Egitto è diventata ancora più incandescente. Non è chiaro tuttavia quale sia il ruolo preciso che il giovane attivista ricopriva. Ghonim figura tra gli amministratori della pagina di Facebook attraverso la quale i vertici della fazione anti Mubarak hanno coordinato le operazioni di rivolta.

Wael Ghonim è a capo del marketing per il Medio Oriente e Nord Africa per Google, i cui uffici sono nella regione del Cairo e di Dubai.

Purple for Freedom…

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