Grammatica e spelling: i nuovi segnali per il Page Rank di Google
Ottobre 24th, 2011 | Motori di Ricerca | 0 Comments
Qualche tempo fa era già apparsa la notizia di come il Google Panda Update ha imposto nuovi standard da rispettare ai fini di un buon posizionamento nel page rank. Bounce rate, impaginazione degli annunci Adsense e originalità dei contenuti sono i nuovi criteri che possono influenzare la presenza di qualità per un sito web nelle SERP.
Ma l’innovazione si nasconde ancora una volta dietro i contenuti e, pur trattandosi di fattori ancora abbastanza marginali, potrebbe dare preoccupazioni a non pochi esperti di article marketing e revisori di bozze per testate.
La novità sta, infatti, nell’influenza negativa che errori di grammatica e di spelling possono giocare nel posizionamento di un sito nel page rank di Google. E la notizia arriva direttamente da un video dove Matt Cutts (Google/SEO) risponde alla domanda di un utente che chiede se ortografia e grammatica sono elementi decisivi per la gerarchia di un sito nelle SERP. Se la risposta è stata “Credo sarebbe giusto pensare di usarle come segnali”, dopo qualche secondo Matt Cutts coglie l’occasione al volo per presentare “Reading Level” una funzione di Google di recente implementazione, in grado di analizzare il livello di lettura dei testi. Basic, Intermediate e Advanced sono le tre categorie in cui possono essere classificati i contenuti del web, indispensabili solo se si vuole limitare i risultati di ricerca a un livello di lettura specifico.
Una dimostrazione in più del fatto che, grazie a un algoritmo improntato sul feedback umano, Google sa davvero valutare, leggere i contenuti e comprendere se sono presenti errori grammaticali o di spelling.